La collaborazione con Lucio Battisti inizia nei primi anni del  ’70, quando Lucio mi chiama a collaborare nel ruolo di organista di Hammond alla realizzazione di 3 dei suoi Album, e precisamente “Emozioni” nel 1970, 

“Amore e non amore” del 1971, e “Umanamente uomo” sempre del 1971.

Ricordo quel periodo come uno dei periodi più creativi della mia vita …ero in compagnia di alcuni dei musicisti più bravi d’Italia, come Massimo Luca, Francone Mussida, Franz di Cioccio, e Lucio prima di ogni registrazione pretendeva che noi  imparassimo a memoria la Canzone  che si andava a fare…senza più leggere una partitura, come si era solito fare altrove… si suonava a memoria, con una partecipazione straordinaria..

Ricordo pure la bravura con cui Lucio suonava la chitarra, in una maniera assolutamente grezza ed istintiva. Questo, unito alla genialità e alla purezza delle sue melodie, mi ha sempre fatto considerare che Lucio è stato in fondo il più grande “contadino della musica italiana”, perchè la chitarra non la suonava…la “zappava” !

Nel pezzo “Dio mio no” Lucio, quando arriva il momento di lanciarmi nell’assolo, mi grida :

“vai Baldan,vai Baldan !”



Comunque bella

baldan ! baldan !